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La nostra storia

LA STORIA DI UNA
GRANDE PASSIONE

Il cantiere Alfamarine si è da sempre affermato come marchio d'eccellenza nella costruzione e nella riparazione di yacht a motore. Da sempre appassionato di barche da corsa, nel 1976 Marcello Fazioli dà vita al cantiere costruendo il primo prototipo del noto Bronte 40', cominciando una tradizione di barche veloci, avanti a tutte dal punto di vista tecnologico e stilistico, mantenuta in tutti gli yacht Alfamarine. Con il supporto di rinomati progettisti e ingegneri come Renato Sonny Levi, Franco Harrauer e lo Studio Bacigalupo, ci si è sempre impegnati a realizzare imbarcazioni che rispettassero le necessità dei singoli clienti tenendo in mente la sicurezza a bordo, il comfort e la performance, tanto da essere state premiate più volte dalla nautica internazionale, come con il "2005 European Prize", vinto dall'Alfamarine 78' al "Cannes Yachting Festival". La continua ricerca di tecnologie all'avanguardia è stata da sempre evidente: non a caso gli yacht Alfamarine sono stati fra i primi a montare le trasmissioni di superficie Arneson, rivoluzionarie dal punto di vista della velocità e dell'efficienza in mare. L'Alfamarine 65' ne è un chiaro esempio: 18 metri di lunghezza, 30 tonnellate di peso, motori da 3300 cavalli e 60 nodi di velocità massima non sono caratteristiche comuni ad altri fast cruiser. Un'altra tappa significativa dell'azienda è stata la realizzazione dell'Alfamarine 140', una nave da 43 metri con certificazione MCA che ha instradato il cantiere al mondo dei mega-yacht.

L'esperienza accumulata negli anni nell'ambito della costruzione ha permesso al cantiere di incrementare e potenziare l'attività di rimessaggio e refitting per qualsiasi tipo di imbarcazione fino ai 27 metri di lunghezza. Disponendo di strutture specializzate che vanno dal forno di verniciatura pressurizzato di 25 metri fino all'officina meccanica interna, il service Alfamarine è stato capace di gestire non solo l'ordinaria manutenzione di motori e impianti ma anche interventi più complessi di refitting e ammodernamento. Sviluppandosi negli anni, il cantiere ha ampliato i suoi spazi interni e stretto collaborazioni con altri cantieri del Mediterraneo per garantire un'assistenza continua e duratura ai propri clienti.

I nostri yachts

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47'50'58'60'72'78'140'

47'

Alfamarine 47 è tecnologia avanzata unita ad una straordinaria vivibilità. Velocità massima 55 nodi. Possibilità di montare le eliche di superficie Arneson. Carena con v di poppa di 21°, che consente di mantenere la rotta anche con mare mosso. Pattini longitudinali prolungati fino a prua per aumentare la direzionalità.

La capacità di coniugare la sportività con la funzionalità si riflette anche nei particolari. Corridoi di murata larghi e senza scalini, che facilitano l'accesso alla zona di prua. Ampia pedana di poppa per alloggiare il tender. Due gavoni con spazio per parabordi, bitte e cime di ormeggio. Plancia razionale con strumentazione ergonomica.

Alfamarine 47 si distingue anche per l'ampiezza e la raffinatezza degli spazi interni. Due comode cabine doppie, una a poppa e l'altra a prua con bagni separati. Ampia dinette. Rivestimenti in legno pregiato. Possibilità di aggiungere su richiesta la cabina marinaio.

50'

Alfamarine 50 è l‘emozione della velocità pura, circondati dal comfort. Ecco le carateristiche vincenti: velocità massima 45 nodi, carena con pattino di spigolo e V di poppa molto profonda, che facilita il mantenimento della rotta anche con mare mosso. Pattini longitudinali prolungati fino a prua per aumentare la direzionalità.

Ogni particolare nasce da un design estremamente razionale. La battagliola di prua è in inox. I corridoi di murata sono larghi e senza scalini. La pedana di poppa può facilmente ospitare un tender. Nel gavone di prua, oltre al pozzo catena, c'è posto per stivare tutti i parabordi. Il tendalino di copertura per il pozzetto può essere usato anche in navigazione.

Il grande spazio interno, la raffinatezza dei rivestimenti in legno pregiato, gli arredi di classe costituiscono gli altri punti forti. A poppa l'Alfamarine 50 offre due comode cabine con bagni separati. La dinette è ampia e la cucina è dotata di piano di copertura ribaltabile e due piastre elettriche.

58'

Alfamarine 58 nasce da un'esperienza tecnologica in barche veloci di oltre 30 anni. La carena monoedrica con "V" profonda fino a poppa, garantisce un'ottimale tenuta di mare e una velocità massima di oltre 50 nodi. Le trasmissioni Arneson Drive e la scelta appropriata delle eliche facilitano le velocità intermedie e la manovrabilità in porto. La piattaforma di poppa consente di ospitare un tender fino a 3,50 m; la passerella telescopica, grazie agli attacchi predisposti, ne agevola la messa a mare. Il tendalino di copertura può essere utilizzato in navigazione anche in condizioni di mare agitato.

La carena, concepita per le alte velocità, non penalizza l'altezza degli spazi interni. Ogni particolare è in funzione dello spazio e del comfort: tavolo da pranzo allungabile fino a 10 posti, mobile bar predisposto per alloggiare su richiesta una TV. La cabina armatore è dotata di un grande armadio, il bagno ha il box doccia girevole.

60'

Alfamarine 60 offre ai massimi livelli il piacere di una sportività tutta da vivere. Alla velocità, che può raggiungere i 60 nodi, unisce un'estrema cura dei particolari. La carena monoedrica, con "V" profondo fino a poppa, garantisce una ottimale tenuta di mare, anche a velocità elevata. Le trasmissioni Arneson e la scelta appropriata delle eliche, facilitano le velocità intermedie e la manovrabilità in porto. Il garage di poppa può ospitare un tender fino a 3,5 m. di lunghezza, con sistema elettrico di messa a mare.

La passerella e la scala da bagno sono a scomparsa. L'ampio pozzetto comprende oltre all'accogliente divano, un mobile multifunzionale, che può essere attrezzato con vari accessori (barbecue, fabbricatore di ghiaccio ecc...) su richiesta dell'armatore. La plancia di comando, in posizione rialzata rispetto al pozzetto, consente una perfetta visibilità. Il tendalino di copertura, realizzato con un tessuto speciale, può essere utilizzato in navigazione anche in condizioni di mare agitato.

La carena, concepita per le alte velocità, non penalizza in altezza gli ambienti. Come in coperta, anche all'interno tutto è in funzione dello spazio: il tavolo da pranzo è allungabile fino a 10 posti e TV a scomparsa sono solo alcune delle molteplici soluzioni offerte. La cabina amatore è una vera e confortevole suite: grande armadio ad anta doppia, bagno con doccia separata.

72'

Dopo il successo del 78, migliore barca tra i 60 e gli 80 piedi del 2005 al World Yachts Trophies di Cannes, nasce la sorella minore Alfamarine 72. L'idea che ha guidato l'architetto Andrea Bacigalupo per la progettazione di questa nuova barca è quella di permettere all'armatore un uso più agile rispetto al 78. Per questo motivo la cucina, sempre in ambiente separato e con annessa dinette/pranzo è stata localizzata sotto coperta al centro barca. Il salone principale, a livello del ponte di coperta è chiudibile completamente con la porta di poppa. La cabina ospiti e la cabina armatore sono adiacenti alla dinette. Al contrario al fine dare una migliore privacy, la cabina ospiti Vip ha una scala di accesso con zona di disimpegno direttamente dal salone principale. Dal pozzetto esterno, o dalla sale macchine si accede alla cabina marinaio che su richiesta può avere il secondo letto aggiuntivo.

Equipaggiata di serie con trasmissioni Ameson la versione standard sarà motorizzata con motori Man da 2 x 1.550 Hp per una velocità massima di 43 nodi. Contemporaneamente sono già state studiate le versioni con idrogetti Kamewa e motorizzazioni più potenti per velocità oltre 50 nodi.

78'

Alfamarine 78 è l'evoluzione dell'open, sintesi di 25 anni di esperienza del Cantiere nella costruzione di motoryacht. Il design slanciato e grintoso, tipico dei grandi open mediterranei, cattura ed emoziona al primo sguardo. Le prestazioni sono esaltanti: con la massima motorizzazione prevista, tre Caterpillar da 1800 cavalli con eliche di superficie Arneson, raggiunge una velocità massima di 50 nodi e una di crociera  di 45.
Per chi preferisce prestazioini più "tranquille", sono previste due versioni, sempre dotate di Arneson, con solo due Caterpillar da 1800 oppure da 1650 cavalli.
Molte le soluzioni innovative adottate. L'hard top con tettuccio elettrico  consente di godere totalmente la luce e l'aria.
Il salone panoramico in coperta, perfettamente climatizzato e con ampie finestrature laterali, è separato dal pozzetto da una porta in acciaio scorrevole. Il portellone di poppa ad apertura idraulica dà accesso alllo spazioso garage in grado di ospitare un tender da 3,5 metri e un acquascooter.
La cucina ha l'ingresso dedicato per l'equipaggio e l'area notte è nettamente suddivisa dai servizi, per garantire massima privacy agli ospiti.
Comfort e silenzio regnano incontrastati, il decor in ciliegio e rovere sbiancato conferisce una nota raffinata eleganza a tutti gli ambienti.
La suite dell'armatore, con il letto a 45°, comprende un salottino con divano a L e scrittoio ed ha il bagno con box doccia separato. Una delle due cabine ospiti, a scelta, può essere allestita con letto matrimoniale anziché con letti gemelli.

140'

Passare da un’imbarcazione di serie a un megayacht custom? Non deve essere semplice come passo. Sia per il cantiere sia per il cliente. Ma se questo cliente è alla sua quarta barca con quel cantiere? Allora il discorso cambia. Succede così che, un giorno, un armatore di un Alfamarine decida di fare il grande salto. Non ha in mente uno scafo open leggermente più grande. Per la testa ha qualcosa di diverso, di più consistente. Al tempo stesso, però, non vuole lasciare ad altri il compito di costruire la barca dei suoi sogni. E così ha inizio una favola che ha portato Alfamarine a realizzare un gigante di 140 piedi. Un’impresa non proprio facile. Primo perché, c’era da soddisfare le esigenze dell’armatore. In secondo luogo, perché sulla carta questa non doveva essere una barca qualsiasi. Innanzitutto le dimensioni. Quarantadue metri di lunghezza non sono uno scherzo. Se poi a questo si aggiunge che doveva garantire velocità di crociera tra le più elevate in questa fascia, e che per di più doveva essere interamente in alluminio allora si comprende a quale compito erano attesi i Cantieri di Fiumicino. «E come se non bastasse» dice Andrea Fazioli, «il cliente aveva espresso la volontà che lo yacht, oltre all’ABS Class, ricevesse anche la certificazione MCA che, per uno scafo in alluminio, è un obiettivo molto più complesso da raggiungere». Insomma la rotta da seguire si annunciava davvero impegnativa. Ma, proprio come in una bella favola, ecco che il gigante di 42 metri oggi naviga in tutta la sua maestosità. Per I ’architettura navale è stato chiamato uno dei pesi massimi che risponde al nome di Andrea Bacigalupo. L’interior design è invece opera dell’ufficio tecnico del cantiere che ha lavorato gomito a gomito con I ’armatore. II risultato è un megayacht che si fa apprezzare per l’eleganza delle linee esterne che evidenziano un look sobrio ma al tempo stesso accattivante. Per gli interni invece il requisito era quello di puntare tutto su tonalità chiare. Ecco allora che la scelta è ricaduta sulla radica di acero, mentre per il pavimento si è optato per il noce italiano. L’effetto finale è molto piacevole. Per quanto riguarda la suddivisione degli spazi interni, l'Alfamarine 140 si sviluppa su quattro ponti. Il cuore della vita sociale di bordo è, come di consueto, il main deck. Qui, nella parte poppiera, si trovano il soggiorno e la zona pranzo. Vale la pena spendere una parola su come è stato concepito il soggiorno. L’idea di partenza era quella di creare tante isole all’interno di un unico open space. Ecco dunque che sono state create quattro aree distinte e che differiscono I'una dall’altra anche in termini di scelte d ’arredo. E così se da un lato ci sono un divano a C, tavolino e due poltrone; dall’altra c’è un tavolo circolare servito da sei sedie. A queste se ne aggiungono altrettante che ruotano, una attorno a un divano che fronteggia una poltrona, e l’altra che è costituita da divano, due poltrone e due sedie. Sempre sul main deck si trova la dining area che, a seconda delle circostanze, può essere messa in comunicazione con il resto del living grazie a una porta scorrevole finemente decorata. Procedendo verso prua si incontrano sul lato di dritta, un bagno di servizio e quindi, su quello di sinistra l'ampia cucina e la lavanderia. La zona prodiera è invece consacrata all’armatore. La suddivisione dell’area ricalca uno schema collaudato con il bagno, la cabina armadio, una zona Iiving e, in aggiunta, una seconda cabina servita da un bagno indipendente, per un componente della famiglia. Il ponte superiore è stato dedicato quasi interamente alla discoteca, nel vero senso della parola. Fibre ottiche e luci stroboscopiche fanno parte integrante delle dotazioni di questa zona della barca. Sempre su questo ponte è stato ricavato I’ampio ufficio dell’armatore attrezzato con tutto quello che occorre per seguire gli affari anche quando si trova in crociera: Internet veloce, fax, stampanti, e computer. Il resto del ponte è occupato dalla cabina del comandante e relativo bagno, e la plancia di comando. Quest’ultima è equipaggiata con strumentazione d'ultima generazione. Sempre da qui il comandante può tenere sotto controllo e quindi azionare a distanza le porte tagliafuoco. E a proposito di fuoco c’è da sottolineare l’enorme lavoro svolto dal cantiere per seguire i rigidi dettami delI’MCA «Come materiale isolante abbiamo impiegato un prodotto rivoluzionario», dice Fazioli «Realizzato dalla Microtherm pesa solo due chili per metro quadro contro gli otto di quello tradizionale. Il che assicura a parità di efficacia nel contenere il calore un enorme vantaggio nel contenere i pesi». II sundeck è, come dice la parola stessa, consacrato alla vita all’aria aperta con tanto di vaste superfici prendisole e Jacuzzi. Dal ponte più alto a quello più basso che è consacrato interamente alla zona notte con sei cabine destinate ai figli e agli ospiti dell’armatore. Il quartiere equipaggio è a prua del ponte stesso. In sala macchine rombano due MTU da 2. 775 cavalli ciascuno che assicurano all’Alfamarine 140 una velocità massima di 22 nodi. Prestazioni non giunte per caso ma rese possibile solo dopo lunghi e approfonditi studi alla vasca navale.